Il Cie in Veneto si farà entro la fine dell’anno

Lazise (VR), 12 giugno 2010«Il Cie in Veneto si farà entro la fine dell’anno. Giusto ieri ne ho nuovamente parlato con Zaia e abbiamo trovato l’accordo». Il ministro Maroni dà la notizia entrando nell’hotel di Lazise in cui si svolge il convegno organizzato da Enrico Letta sui problemi del Nord Italia. Federalismo, manovra economica, tagli agli enti locali i temi in discussione: ma a Verona, in primo piano, c’è anche la questione di quel Centro di Identificazione ed Espulsione degli immigrati clandestini, che ormai è praticamente certo debba aver sede nella nostra provincia. Arriva o non arriva? «Arriva, arriva – assicura Maroni – perché è assolutamente indispensabile. Se in una regione non c’è, come qui in Veneto, nove volte su dieci un clandestino fermato dev’essere rimesso in libertà perché quelli delle altre regioni già tutti pieni. Ecco perché abbiamo individuato quattro regioni che ne sono prive (Veneto, Toscana Marche e Campania, ndr) dove li realizzeremo entro la fine di quest’anno».
Ma sul luogo in cui sorgerà il centro per i clandestini non si sbilancia. Le indiscrezioni portano tutte verso il Veronese, ma su questo punto il ministro Maroni resta vago: «Abbiamo già trovato le aree che secondo noi sono le più adeguate – conferma – e su questo ci siamo confrontati coi presidenti, in particolare con quello del Veneto: entro poche settimane diremo dove lo realizzeremo ». Il tema è caldo, come conferma il ministro dell’Interno. «Per quanto riguarda la vostra regione – continua Maroni – ho incontrato ieri Luca Zaia, e ne abbiamo di nuovo discusso. Ci sono già le proposte del ministero, che vanno però aggiornate dopo il via libera dato al federalismo demaniale». Perchè sono legate le due cose? «Perché molti beni pubblici, beni che fino ad oggi erano appunto demaniali – spiega – passeranno adesso alle regioni. Aperto il confronto, entro fine anno realizzeremo le nuove strutture in tutte e quattro le regioni interessate».
Proviamo ad insistere, approfittando del buon umore del ministro, e gli ricordiamo che a Verona si parla ormai da tempo di una localizzazione del Cie a Isola Rizza, all’interno della ex caserma del 72mo Gruppo Intercettatori teleguidati di via Merle. Ma Maroni si trincera dietro un sorriso: «Eh lo so – risponde allontanandosi – lo so che voi parlate di tante cose… Forse non ho sentito solo l’ipotesi di mettere il Cie nella Laguna di Venezia ma qualcuno avrà indicato anche quella… Ad ogni modo non sarà una scelta calata dall’alto, ne parlerò con i sindaci». Poi, tornando serio, ribadisce il concetto: «Ci sono proposte precise che io ho fatto al presidente della Regione. Ma non faccio nomi. E neanche cognomi… ». Resta da aggiungere che il presidente Zaia, ieri sera, ha confermato al Corriere di Verona sia il colloquio col ministro, sia l’accordo raggiunto su questo tema. Ma anche lui ha accuratamente evitato di dare indicazioni sulla località prescelta. A sbilanciarsi di più è il deputato leghista (e sindaco di Oppeano) Alessandro Montagnoli che un paio di giorni fa ha parlato della questione con Zaia. «Ho consegnato nelle mani del presidente della Regione la richiesta di incontro fatta dai sindaci della Bassa – spiega – e ho avuto la garanzia che verrà fatto a breve. Non ci sono dubbi che il Cie sarà realizzato nel Veronese, ma la scelta di Isola Rizza non è definitiva».

 

(Corriere del Veneto)