Contro il Centro, referendum

Isola Rizza, 22 giugno 2010Stasera una riunione contro la possibile costituzione nell’ex base «Cappa». I responsabili del comitato intendono avviare la raccolta di firme per la consultazione. Si sposta a Isola Rizza la protesta contro la realizzazione di un Centro per l’identificazione e l’espulsione degli immigrati clandestini (Cie) nell’ex base Franco Cappa, in località Merle. Si tiene oggi alle 21 in sala civica la riunione del comitato «No Cie Basso veronese».
Durante l’incontro gli esponenti del gruppo spiegheranno le ragioni per cui intendono ostacolare il progetto, per ora solo ipotizzato, di un sito che dovrebbe ospitare gli immigrati clandestini nell’ex presidio dell’aeronautica.
I responsabili della protesta hanno scritto nei giorni scorsi ai sindaci di Bovolone ed Isola Rizza, comunicando l’intenzione di avviare una raccolta di firme per un referendum comunale contro l’allestimento del centro di permanenza.
«Il referendum è previsto dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali», spiega Lucio Chiavegato, responsabile organizzativo del comitato, «e per questo consegneremo le firme raccolte ai primi cittadini di Bovolone e Isola Rizza. Vogliamo, inoltre, sensibilizzare le forze politiche di maggioranza e minoranza in Provincia e nei Comuni vicini, affinché possano esprimere il loro appoggio o meno all’iniziativa». Il comitato ha pure un sito internet, che si può consultare all’indirizzo www.nocie.info.
Proprio il web – accanto agli striscioni di protesta appesi all’entrata dell’ex base, sui balconi e sulle recinzioni delle abitazioni di Bovolone e Isola – è lo strumento su cui puntano i promotori per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Sul sito sono state inserite non solo le notizie che riguardano l’insediamento veronese, ma anche i resoconti dei cortei contrari ad altri Cie già attivi, come quello di Modena. È stata trascritta l’interrogazione parlamentare di Simonetta Rubinato, onorevole del Pd, sul centro di permanenza a Ca’ Tron, nel Trevigiano.
In rete sono state pure inserite le foto degli striscioni con i vari messaggi contrari all’insediamento. Chiavegato, con l’aiuto di Fernando Zorzella, ex assessore al sociale di Isola Rizza, ha pure aperto un gruppo «Comitato no Cie» sul social network Facebook. Le adesioni non sono mancate, visto che il numero dei membri ha toccato quota 580.
Dopo l’incontro di Isola Rizza il gruppo ha previsto una nuova riunione a Bovolone: sarà dopodomani, alle 21, al centro sociale sportivo della contrada di Caltrane-Canton. Nel frattempo il comitato sta studiando altre forme di protesta. Chiavegato ne ha proposte di natura “pacifica”: «Visto che l’area è passata dal demanio militare a quello civile, e quindi è di tutti noi, se verrà confermata la destinazione della zona al Cie propongo di occuparla con le nostre famiglie e di organizzare feste all’aria aperta».