Un posto comodo
Padova, 10 agosto 2010 – Aveva scelto un posto comodo e silenzioso il tunisino B. M., 35 anni, di cui gli ultimi cinque passati a spacciare eroina ed hashish nelle piazze padovane per rifugiarsi la notte. Si era arredato alla meglio un ufficio dello stadio Appiani. Materasso poggiato su un bancale di legno, per comodino una scatola di cartone. Per alcune notti ha dormito nel silenzio più assoluto, in quello che per 80 anni è stato lo stadio del calcio Padova. Poi ieri mattina gli uomini delle volanti lo hanno preso in consegna. Dalle cronache giudiziarie di Padova M. mancava da alcuni mesi. I poliziotti infatti il 20 aprile lo avevano portato nel Centro di identificazione di Gradisca di Isonzo in attesa di un aereo che lo portasse forzatamente in Patria. Negli anni aveva collezionato una lunghissima serie di precedenti di polizia: arresto per spaccio di droga, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, lesioni volontarie. Scappato il 22 maggio dal Cie vicino a Gorizia, lì verrà riportato già domani in attesa del primo volo per la Tunisia.