Prenotazioni
Intanto, una buona notizia. Il Giudice di Pace di La Spezia ha deciso di lasciare libera Ngom: contattata da Radio Blackout, è già tornata nel paesino della Lunigiana dove lavora.
E poi un’altra storia: non bella, certo, ma illuminante di quali possano essere i rapporti concreti tra i giudici, che debbon decidere la convalida e il prolungamento dei trattenimenti nei Cie dei senza-documenti, e gli Uffici immigrazione delle Questure che trattengono praticamente gli stranieri fino al momento del volo della deportazione.
È la storia di A., che da 24 da anni vive in Italia e che ha quattro figli nati qua, più uno che deve nascere. Un decreto di espulsione gli pende sulla testa sin da quando, qualche anno fa, ha finito di scontare una condanna in carcere: lui e il suo avvocato però si oppongono e il loro ricorso, passo dopo passo, si perde tra i vari gradi di giudizio previsti in questi casi e ancora adesso A. attende una risposta definitiva.
Nel frattempo, A. finisce dentro ai Centri per due volte. La prima volta in Sicilia: è in vacanza con tutta la famiglia, qualcuno dell’albergo sospetta che sia senza permesso di soggiorno e chiama i Carabinieri. I militari lo pigliano e lo portano al Cie di Trapani. Passano tre giorni e il giudice, informato del ricorso ancora pendente, non convalida il trattenimento e lo fa rilasciare. La seconda volta invece viene fermato a Milano poco più di un mese fa. Il giudice non vuol sentire ragioni e autorizza la Polizia a tenerlo chiuso in via Corelli per un mese in modo da avere il tempo di organizzargli il viaggio. Ma un mese non basta e la polizia chiede una proroga: questa volta, però, il giudice è un altro e, viste tutte le carte, visti i ricorsi pendenti e la famiglia in Italia, sarebbe ben disposto a farlo liberare. Ma i questurini protestano: il volo della deportazione è già prenotato, c’è un bel biglietto pronto e nominale per il 18 di agosto, e anche la scorta è allertata. Insomma, è tutto pronto e non si può certo perdere tutto ‘sto lavoro per niente. Non sappiamo se per assenza di coraggio o per filosofia di vita, il giudice si rimangia in un attimo tutte le considerazioni fatte fino a quel momento sul caso di A., sul ricorso pendente e sui bambini che rimarranno da soli e convalida il trattenimento sino alla data prevista per la deportazione. Un biglietto prenotato, del resto, non si può buttare via.
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