Guardie e analisti

A Gradisca d’Isonzo cinque degli undici reclusi che erano riusciti a scappare in seguito all’evasione di Ferragosto sono stati catturati ieri sera. E mentre la polizia è ancora alla ricerca degli ultimi sei evasi, la prefettura di Gorizia ha raccomandato a Connectng People, il consorzio di cooperative che gestisce il centro, di «vigilare all’interno delle camerate per scongiurare altri disordini e altre fughe». Insomma, ai gestori dei centri si richiede sempre di più di fare il lavoro delle guardie. E non solo a Gradisca d’Isonzo.

Sentite infatti che cosa ha dichiarato il commissario della Croce Rossa Alberto Bruno riguardo alla rivolta di Milano: «si tratta di persone che hanno tutte un cellulare, che sono arrivate negli stessi periodi, e di uguale nazionalità. Evasioni e disordini diversi rispetto alle rivolte degli anni scorsi contro le condizioni di trattenimento, come quella del 14 agosto del 2009 che causò a Milano la condanna per danneggiamento e altri reati di 13 immigrati. Nelle rivolte, i responsabili avevano cercato di avere la massima risonanza mediatica avvisando, in alcuni casi, i mezzi di comunicazione, mentre le fughe di questi giorni non sono state ovviamente preannunciate. C’erano stati danneggiamenti importanti, con l’incendio di materassi e la devastazione di arredi e suppellettili. Negli ultimi casi, invece, i disordini sono apparsi più dei diversivi per distrarre le forze dell’ordine.»

Senza entrare nel merito di queste considerazioni, è interessante proprio il fatto che a formularle non sia un Questore o un Prefetto, ma uno dei dirigenti dell’ente che gestisce il centro. Evidentemente, oltre a svolgere la funzione delle guardie, gli sarà stato raccomandato di stilare una dettagliata analisi strategica dell’evoluzione delle rivolte nei Cie da un anno a questa parte.

Sempre da Milano, infine, ci sono arrivate alcune immagini che testimoniano la repressione della rivolta di Ferragosto. Le foto sono state scattate di notte e non sono molto nitide, ma si intravedono chiaramente due prigionieri stesi a terra.