Bocca cucita a…
Un ragazzo tunisino si è cucito le labbra, questa mattina, dentro al Cie di Modena. Oppure dentro a quello di Bologna – scusate l’imprecisione, ma qualche lancio d’agenzia parla di uno e qualche altro parla dell’altro e i contatti diretti con le due strutture emiliane oramai sono stati resi quasi impossibili.
A darne notizia è lo stesso Daniele Giovanardi che, per non sbagliarsi, lucra su tutti e due i Cie. «Ve lo dico io per dimostravi che non abbiamo niente da nascondere – parafrasiamo un po’ le dichiarazioni di Giovanardi – e perché se qualcun altro seguirà l’esempio di questo recluso (che intanto abbiamo consegnato allo psicologo aziendale) sia chiaro a tutti che noi non siamo assolutamente in grado di gestire la situazione».
Aggiornamento 25 febbraio. Risolta in neanche ventiquattro ore, e con una certa abilità, la vicenda del ragazzo con le labbra cucite a Bologna. Giovanardi è riuscito a farlo passare per “pazzo”. Come? Semplice: trovando contemporaneamente uno psichiatra che lo convincesse a farsi scucire e un consigliere regionale in visita disposto a dar credito alla versione del “forte disagio psichico”. Dello psichiatra non sappiamo nulla, ma del consigliere regionale possiamo dirvi che si chiama Gian Guido Naldi, e guarda caso è proprio di Sel, il partito di Vendola.
Eccovi due agenzie sui fatti di questa mattina.
Immigrato tunisino si cuce le labbra nel Cie di Modena
(ANSA) – MODENA, 24 FEB – A divulgare la notizia ”per confermare la massima trasparenza” e’ stato Daniele Giovanardi, responsabile della Misericordia di Modena che assiste anche gli immigrati al Cie di Bologna.
Il giovane nordafricano ora e’ seguito da operatori e uno psicologo. Proprio a Modena c’era stato un precedente un anno fa quando una ragazza eritrea attuo’ la stessa clamorosa protesta.
”Ci si dica cosa dobbiamo fare – ha chiesto Giovanardi – molti altri potrebbero compiere lo stesso gesto. E’ un problema piu’ grande di noi”.
Tunisino si cuce le labbra al Cie di Bologna da dieci giorni
Un giovane tunisino, da una decina di giorni al Cie di Bologna stamani si è cucito le labbra. A divulgare la notizia ”per confermare la massima trasparenza” è stato Daniele Giovanardi, responsabile della Misericordia che assiste anche gli immigrati al Cie di via Mattei.
Il giovane, che ora è seguito da operatori e un psicologo, chiede la possibilità di lasciare il centro. ”Ci si dica cosa dobbiamo fare – ha chiesto Giovanardi – molti altri potrebbero compiere lo stesso gesto. E’ un problema più grande di noi”.
Il giovane, nel centro da una decina di giorni, chiede di potersene andare. Giovanardi: «Ci dicano cosa dobbiamo fare, molti altri potrebbero fare lo stesso»