Bari, di nuovo. E Brindisi pure.

«Non si placano gli animi all’interno del centro di identificazione ed espulsione, conosciuto come Cie, ed ex centro di permanenza temporanea (Cpt). Sei tunisini sono stati infatti arrestati per danneggiamento aggravato e uno ha invece ingerito delle lamette da barba. Tutto per poter fuggire dal centro.
Nella serata di ieri, 15 marzo, sono infatti stati arrestati per danneggiamento aggravato a seguito di incendio di alcuni materassi sei cittadini tunisini. Si tratta di T.T. , M.K., M.A., K.K., D.Z., e H.W.. Non ci sono stati ulteriori danni a persone e strutture. Non è ancora chiaro il motivo del gesto.
Un giovane tunisino di 29 anni ha ingerito nel corso del pomeriggio della stessa giornata delle lamette da barba per poter fuggire. Il giovane – a quanto si è saputo – è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso per poi scappare dopo qualche ora. Nella notte, infine, altri immigrati hanno danneggiato alcune suppellettili del centro.»

da Il Corriere del Mezzogiorno

 

«Nella notte tra 14 e il 15 marzo alcuni tunisini reclusi all’interno del centro di Restinco hanno portato dei materassi nel bagno e gli hanno dato fuoco. È stato necessario l’intervento dei pompieri per spegnere le fiamme, e si è creata una gran confusione poiché alcuni detenuti erano intossicati per le esalazioni del fumo. Il bagno è ancora inagibile, ma è già stato ridipinto dagli operatori del centro.»

da Nociebrindisi, il nuovo blog brindisino contro i lager della democrazia