Si ricomincia?
Dopo la rivolta e l’incendio di Lampedusa, scoppiati non appena i reclusi hanno saputo di essere destinati al ritorno forzato e in massa solo perché sbarcati in Italia con qualche ora di ritardo rispetto alle pretese di Maroni, al Ministero hanno di nuovo cambiato programma: Lampedusa va svuotata in fretta e non si possono permettere altri casini di fronte alle televisioni di mezza Europa, così i ragazzi tunisini candidati al rimpatrio attenderanno il proprio turno sparpagliati per i Cie della penisola. Una cinquantina di loro arriverà tra qualche ora in corso Brunelleschi.
In questi giorni il Centro di Torino ha vissuto qualche momento di rabbia da parte di chi è rimasto prigioniero mentre gli altri uscivano e una giornata di sciopero della fame abbastanza compatto. Tanti gli episodi di autolesionismo, la gente all’ospedale, gli scioperi della fame individuali: il Centro è grosso, però, i pochi reclusi rimasti sono sparpagliati e fino ad ora non sono riusciti ad accumulare forza perché queste resistenze tornassero a farsi collettive. Ma da domani potrebbe non essere più così.
Aggiornamento 17 aprile. Sono arrivati, ieri sera e con un po’ di ritardo rispetto alle previsioni, i ragazzi tunisini provenienti da Lampedusa che il Ministero ha deciso di parcheggiare qui prima di riportarli in Tunisia. Proprio mentre arrivavano nel Centro, era in corso giusto di là dal muro un saluto ai reclusi, con petardi, slogan e il lancio di palline da tennis con messaggi solidali.
Aggiornamento ore 23.30. Nell’area blu, un recluso è salito per protesta sul tetto della struttura, tagliandosi su varie parti del corpo.
Aggiornamento 18 aprile. Il recluso, fatto scendere, è stato portato all’ospedale, ma la situazione dentro continua ad essere tesa. Intanto è giunta la notizia di scontri ieri nel Centro “di accoglienza” di Pozzallo, in provincia di Ragusa, dove – pur non essendo né un Cie né un Cai – la Polizia ha l’abitudine di non fare uscire gli “ospiti”. Ma gli ospiti hanno provato ad uscire lo stesso, e una ventina di loro ci sono pure riusciti. Ne ha fatto le spese l’arto (non sappiamo quale) di un agente, fratturato.
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