Scompiglio al Mauriziano
15 giugno. In Crocetta, una pattuglia (vera) cerca due carabinieri (finti), dopo che alcuni abitanti del quartiere sono rimasti vittime di truffa. Ferma due sinti a bordo di un’auto. In stato di fermo, l’uomo e la donna accusano un malore e chiedono di essere trasportati al Mauriziano. All’ospedale, però, grazie a un rapido giro di telefonate e sms, si presentano anche una quarantina di amici e parenti, bambini compresi, che inscenano una protesta e chiedono la liberazione dei due familiari. I medici spiegano loro che non possono entrare, ma i più determinati, per tutta risposta, sfondano la porta esterna del Pronto Soccorso, superando i tre agenti e la guardia giurata che disciplinavano l’ingresso. Arrivano nuove volanti e nasce un parapiglia tra sinti e poliziotti, che vedrà come bilancio qualche contusione e un paio di divise strappate, oltre allo scompiglio tra i malati. Nella confusione, un bambino riesce a sottrarre ai poliziotti una valigetta, che conteneva probabilmente le false placche delle divise usate per mettere in atto i colpi, o addirittura il bottino, e sparisce nel nulla.