Nuovo Cie, nuove fughe

“Nelle ultime 48 ore sono almeno venti gli immigrati fuggiti dal nuovo Cie di Milo, a Trapani” denuncia il segretario provinciale di Trapani del Siulp, Antonio Cusumano, il quale afferma che “troppi sono gli impegni presi e non rispettati”.

Per il rappresentante del sindacato, la realtà “è che ci sentiamo soli, sotto assedio e privi di forze per far fronte alla situazione”. Il Siulp più volte ha lamentato l’assoluta carenza di uomini per far fronte al problema immigrazione a Trapani, come pure che la frequenza dei servizi nei Cie “si ripercuotono su tutta la Questura, causando riflessi negativi per la sicurezza dei cittadini”. Intanto il consigliere provinciale Carpinteri ha dichiarato di essere «fortemente preoccupato» ed ha voluto coinvolgere l’intero consiglio provinciale, nella seduta di ieri mattina, su quella che ha indicato come «un’emergenza sociale». Non è la prima volta che l’esponente neodemocristiano denuncia le condizioni di crisi della frazione trapanese di Salinagrande alle prese con il Centro di Accoglienza per richiedenti Asilo. «La struttura – ha sottolineato Carpinteri – è strapiena ed ogni giorno ci sono 300 persone in giro senza nulla da fare. Alcuni di loro passano il loro tempo a rubare i panni che vengono stesi dagli abitanti della zona. Non voglio generalizzare, ma la situazione è questa anche perché è circostanziata da una serie di denunce. È capitato anche a me di ritrovarmeli quasi in auto quando sono rimasto fermo al semaforo. C’è chi può anche tentare di entrare in macchina. Ci sono poi quelli che sono già entrati nelle case. Anche qui non parlo per sentito dire ma perché so di denunce fatte alle forze del ordine. Sarà anche una minoranza ma sta alzando la tensione». Carpinteri ha voluto fare un appello: «Mi auguro che la Prefettura e la Questura siano nelle condizioni di avviare un’azione di maggiore controllo. Finora i cittadini di Salinagrande hanno manifestato grande senso di responsabilità, ma c’è un limite a tutto».