Lenzuola annodate e incendi a Modena
Modena, 27 settembre
«Ancora un tentativo di fuga in massa dal CIE di Modena
Durante la notte appena trascorsa, gli stranieri trattenuti presso il locale CIE (attualmente 57) hanno tentato, ancora una volta, di allontanarsi, ricorrendo, nell’occasione, a funi artigianalmente realizzate.Visto frustrato l’ennesimo tentativo di fuga per l’immediato intervento del personale in servizio al CIE, prontamente collaborato dalle unità mobili dell’Arma del Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, alcuni di detti stranieri hanno dato fuoco agli effetti letterecci posti all’interno di due dei quattro moduli abitativi.
Anche tale tentativo non ha avuto alcun esito per l’intervento di due squadre del Vigili del Fuoco una delle quali proveniente da Carpi che hanno provveduto a spegnere i focolai d’incendio con danni minimi alle infrastrutture murarie.
L’azione di contenimento contestualmente svolta dal personale delle diverse Forze di Polizia presenti e dall’Esercito ha evitato l’ulteriore fuga senza peraltro feriti o contusi né delle stesse Forze di Polizia, né degli stranieri.
E’ stato, poi, possibile, grazie alla visione delle immagini registrate dall’apposito impianto di video-sorveglianza, trarre in arresto uno degli stranieri che ha materialmente appiccato il fuoco.»
Modena, 27 settembre
«Tentativi di fuga al Cie, il Siulp: “Poco turnover di personale”
Il sindacato: “Situazione insostenibile”
“Non si possono costringere i poliziotti a svolgere 12, 18 o 24 ore di servizio continuativo”
Le fughe e, soprattutto, tentate fughe dal Cie, si stanno moltiplicando a Modena e il Siulp, il sindacato dei poliziotti, interviene in difesa dei propri associati: “Gli ormai continui episodi di rivolta e fuga, che sono gestibili con non poche difficoltà anche nelle grandi città, ove gli organici delle forze dell’ordine consentono un‘adeguata vigilanza alle strutture ed un pronto intervento in caso di rivolta, sono particolarmente gravi e pericolosi in una cittadina come Modena. Qui, infatti, la continua emorragia di personale, la mancanza atavica di un adeguato turnover e la concomitanza della presenza del Cie, oltre ad un elevatissimo numero di cittadini extracomunitari clandestini, ha reso l’atmosfera assolutamente esplosiva e non più sottovalutabile, con gravissimo rischio per gli operatori della Polizia di Stato”.
Il Siulp quindi “ha deciso di mobilitarsi con tutti i mezzi possibili ed immaginabili per scoperchiare drasticamente e definitivamente il falso mito dell’immigrazione clandestina e dei Cie, rispettivamente considerati unica priorità ed unica cura a tale problematica. Non possiamo e non vogliamo più accettare che nei palazzi romani si decida di costringere i poliziotti modenesi a svolgere 12, 18 o 24 ore di servizio continuativo per trasferire clandestini o per accompagnarli in frontiera, peraltro pagando con mesi di ritardo gli straordinari ed anche con un anno di ritardo le indennità di missione”.»