Pioggia al Cie
Protesta, questa sera intorno alle otto e mezza, in due aree del Cie di Torino. Le urla sono quelle di sempre, quelle che esprimono in una parola sola la portata minima delle rivendicazioni delle lotte nei Centri: «Libertà! Libertà!». Nonostante la pioggia battente, pure la reazione degli agenti di guardia è stata la solita: botte a destra e a manca. Le notizie sono quelle che sono, per ora, e non sappiamo né se in mezzo ci sia stato un tentativo di mettere in pratica le urla di libertà, né se ci siano feriti. A presto aggiornamenti.
Aggiornamento ore 23,30. In effetti, cinque reclusi hanno provato a scappare dal Centro, purtroppo senza riuscirci: non sappiamo, per adesso, che fine abbiano fatto. Intanto alcuni solidali accorsi fuori dalle mura del Cie sono stati fermati dalla polizia e portati in Questura per essere identificati.
Aggiornamento 7 novembre.Eccovi i fatti di sabato sera, rimessi un po’ in ordine e con i particolari che mancavano. Sotto la pioggia battente, poco dopo le otto e mezza di sera, cinque reclusi provano a scappare dall’area viola del Centro. Intanto, i loro compagni della gialla e della blu urlano e battono: «Libertà!». Il tentativo di fuga fallisce subito, ma gli animi di tutti rimangono accesi. La polizia entra nelle aree a reprimere la protesta, accanendosi in particolar modo su di un recluso, circondato e picchiato per benino; le urla però continuano. Intanto un gruppo di solidali si raduna sotto alle mura del Centro, dove viene intercettato dalla volante che fa la ronda fuori dal perimetro, evidentemente per acciuffare nuovi ed eventuali aspiranti evasi. Due compagni vengono portati in Questura per l’identificazione, gli altri identificati sul posto. Dentro la protesta si riaccende, ma solo nell’area viola, dove tra le altre cose alcuni reclusi chiedono la liberazione dei due solidali fermati. La nottata finisce con i cinque evasi riportati in sezione e i due compagni rilasciati da via Grattoni.