Vallette
19 dicembre. Un folto gruppo di persone si è ritrovato sul pratone dietro al carcere torinese per salutare con cori, petardi e fuochi artificiali tutti i reclusi. Con il microfono e uno striscione, poi, si è ricordato come la libertà non ami i confini e si è raccontata la rivolta che ha reso inagibile parte del CIE a inizio mese (i ribelli di quella notte si trovano ora alle Vallette) e le rivolte che hanno scosso i penitenziari di Ancona, Parma e Bologna negli ultimi giorni.