Blocchiamo tutto
1 marzo. In serata la tangenziale viene bloccata a singhiozzo all’altezza di corso Francia. In contemporanea Anonymous oscura i siti del Comune di Torino, della Regione e della Provincia, e in via Verdi un centinaio di persone presidia la sede torinese della Rai, con bandiere contro il Tav e di un paio di partiti contro il Tav. Col passare del tempo, però, le persone aumentano e il presidio si trasforma in un corteo che imbocca via Po e blocca le vie del centro. Le bandiere dei partiti spariscono e i No Tav si dirigono verso la stazione. L’acustica di Porta Nuova fa rimbombare forte gli slogan contro l’Alta Velocità mentre circa trecento manifestanti prendono decisi la via dei binari dedicati ai Frecciarossa, impedendo la partenza di un Eurostar. Dopo un’oretta finisce l’occupazione delle rotaie, ma non la voglia di bloccare: si continuerà fino a tarda sera, in un itinerario che ha toccato il precollina (corso Moncalieri, Piazza Gran Madre) e lambito Porta Palazzo (corso Regina Margherita).