Oggi niente sfratti
23 maggio. Siamo nei dintorni di piazza Cerignola: di fronte ad un portone una trentina di persone – tra inquilini che resistono agli sfratti, occupanti di case e solidali – aspettano l’ufficiale giudiziario che deve sbattere fuori di casa una ragazza che abita là insieme a suo figlio, un ragazzino di tredici anni. Arriva il padrone di casa, proprietario di una agenzia immobiliare, e dopo un paio d’ore pure l’ufficiale giudiziario. Il picchetto è numeroso e determinato, la trattativa breve, la polizia non prova neanche a farsi vedere: la ragazza ottiene una proroga di quasi due mesi. Poi, come d’abitudine, corteo: per le stradine del quartiere e poi verso il mercato di via Monterosa, un po’ a festeggiare per la piccola vittoria della mattina, un po’ a protestare contro l’assedio di via Leinì della settimana precendente. In testa, uno striscione: «la nostra solidarietà è più forte dei vostri inganni!». Contemporaneamente, giusto un po’ più a Nord in Barriera, un altro picchetto respinge un altro ufficiale giudiziario, ottenendo un’altra proroga sostanziosa. «Oggi niente sfratti in città»: per ora è uno slogan, ma può diventare vero.