Dentro e fuori le Vallette
La mobilitazione del blocco B sezione 12 del carcere delle Vallette comincia a dare i primi frutti: dalle notizie che filtrano da dentro, ora i prigionieri possono fare più docce nel corso della giornata e le celle possono rimanere aperte durante la socialità.
Ovviamente, per ottenere queste poche cose, i carcerati hanno dovuto dimostrare la propria determinazione a forza di battiture e di ritardi nei rientri dall’aria. A sostenerli anche solidali da fuori che ieri, durante l’orario dei colloqui, hanno distribuito un volantino con il documento dell’8 luglio che denuncia l’invivibile situazione dentro – dalla calura al caro vitto passando per i passaggi senz’acqua e senza gabinetti. A fine volantinaggio, proprio mentre l’ultimo gruppo di parenti usciva dalle sale colloqui, in trenta hanno dato vita ad un saluto rumoroso e “spadellante” davanti all’ingresso, letto il documento dei prigionieri ed esposto un grande striscione che recitava: «Il carcere è invivibile: distruggiamolo! Solidarietà ai detenuti in lotta.» Alcuni parenti e amici in uscita si sono aggiunti alla protesta mentre le guardie, prese di sorpresa, si sono un po’ agitate e per tutta la durata del saluto i blindi che trasportano i prigionieri sono rimasti bloccati dentro. Insomma: ai carcerieri si possono rompere le scatole da dietro, da davanti, da dentro, da fuori…
Il prossimo appuntamento intorno alle Vallette sarà un presidio con microfono e impianto aperti a tutti coloro che vogliano salutare i prigionieri per domenica pomeriggio dalle ore 18 (appuntamento per le 17.30 al capolinea del 3)… colloquio selvaggio e richieste musicali!