Ponte Galeria: voci intorno a una rivolta

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Lunedì 18 febbraio, tarda mattinata. Nel Centro di Ponte Galeria, alle porte di Roma, un ragazzo nigeriano si ribella all’espulsione e viene menato dalla Polizia. I suoi compagni di gabbia assistono alla scena e decidono di reagire: in tutto il Centro scoppia la rivolta. Probabilmente cominciano i connazionali del ragazzo pestato, ma in breve tutti i reclusi del Centro, senza distinzione di nazionalità, si rivoltano. A farne le spese – la Questura riferirà di danni per oltre 100mila euro – le barriere di plexiglass installate davanti alle reti delle gabbie per scongiurare le evasioni. Ma non solo, dal momento che a ridosso dei pannelli incendiati si trovavano anche le telecamere e i cavi della videosorveglianza. Gli agenti a guardia del Centro – di cui un paio risultano feriti – erano impegnati in quel momento a intrattenersi con una delegazione di giornalisiti, e non sono riusciti a intervenire in tempo. Il fuoco ha così sciolto gran parte delle barriere di plexiglass e messo fuori uso tutto l’impianto di videosorveglianza.
A distanza di qualche giorno è possibile fare un bilancio: il ragazzo nigeriano non è stato espulso, nove suoi connazionali sono stati arrestati, probabilmente accusati di essere i promotori della rivolta e sicuramente gli unici identificati prima della distruzione delle telecamere. La notte dopo la rivolta, le guardie non sapevano come controllare il Centro e hanno pensato di far dormire i reclusi con le luci accese, un po’ per ritorsione, un po’ per controllarli meglio. Ma la situazione rimaneva sicuramente ingestibile, ed è per questo che Ponte Galeria è stato velocemente svuotato. Alcuni sono stati esplusi, altri sono stati trasferiti in altri Centri – quindici sicuramente a Bari Palese, altri probabilmente altrove – e infine alcuni sono stati liberati. Nel centro, in attesa dei lavori di ristrutturazione, sembra siano rimasti soltanto una trentina di reclusi.

Ascolta le interviste telefoniche registrate da Radio Blackout venerdì mattina con uno dei reclusi liberati in seguito alla rivolta:
[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2013/02/rbo_22022013_cie_roma_liberato.mp3]

E con un altro, trasferito invece nel Cie di Bari:
[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2013/02/rbo_22022013_cie_roma_trasferito_a_bari.mp3]

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