Truffe
8 marzo. Aveva già acquistato orologi, gioielli, computer, cellulari e altre cose per ben 150.000 euro. Peccato che gli assegni con cui pagava i commercianti fossero falsi, scoperti o rubati, comunque impossibili da incassare. La tecnica, che prevedeva di presentarsi come imprenditore edile, con tanto di partita iva e carta intestata per ottenere credibilità (!), aveva splendidamente funzionato da ottobre sino a oggi, quando l’uomo, trentenne, è stato arrestato.