Otto mesi
Aggiornamento – 22 luglio. Dopo aver condannato a 8 mesi di carcere Claudia, Marianna e Simona, lasciando le ultime due agli arresti domiciliari, il giudice si degna di revocare le restrizioni che vietavano loro di ricevere visite o telefonate.
Claudia, Marianna e Simona sono state condannate in primo grado a 8 mesi di carcere ciascuna per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, al termine dell’occupazione dell’Unep dell’11 marzo scorso. Per quanto riguarda le misure di custodia cautelare cui Marianna e Simona sono sottoposte (vale a dire arresti domiciliari con tutte le restrizioni), il giudice si è riservato di decidere nei prossimi giorni. Per questo motivo, entrambe continuano determinate il loro sciopero della fame per chiedere la revoca delle restrizioni.
Arrivate alla stazione di Porta Susa, le imputate hanno trovato ad attenderle un nutrito gruppo di compagni e solidali, che le ha accompagnate a debita distanza con un breve corteo. All’ingresso del tribunale un cordone di celere ha impedito ai solidali di entrare in massa, lasciando passare due o tre persone per volta “per non intasare i tornelli”, fino al riempimento della piccola aula in cui si teneva l’udienza.