Saluti selvaggi
12 febbraio: In serata una ventina di solidali più qualche familiare si reca al solito pratone dietro il carcere delle Vallette per salutare i reclusi con petardi, slogan e cori. Da dentro non si fanno attendere e prontamente da tutti i blocchi visibili rispondono con battiture, urla, pezzi di carta bruciati. C’è chi manda baci alla fidanzata, chi saluta amici di vecchia data, chi intrattiene chiaccherate su come vanno le cose dentro. Dopo un quarto d’ora circa di “colloquio selvaggio” i solidali se ne vanno indisturbati con la promessa di tornare presto.