Scioperi della fame e fughe

Alcuni cambiamenti sono intervenuti negli ultimi giorni nella vicenda di N., il ragazzo in sciopero della fame nel Cie di Corso Brunelleschi. Giunto ormai al quindicesimo giorno di sciopero, venerdì 8 agosto, dopo l’ennesimo trasporto in ospedale non viene riportato nel Centro perché il medico giudica che la reclusione non sia più compatibile con le sue condizioni di salute. Dopo qualche ora N. può quindi uscire da solo dall’ospedale, libero. Una libertà purtroppo breve e condizionata.

Condizionata dalla volontà delle forze dell’ordine che dopo appena tre giorni vanno a casa sua e, giudicandolo nuovamente adatto ad essere rinchiuso, lo riportano con la forza nel Cie. Qui, N. ricomincia da subito lo sciopero della fame.

Novità decisamente più positive arrivano invece da un altro Cie, quello di Trapani. Nel Centro siciliano, ieri, è scoppiato un incendio che ha consentito a otto reclusi, nella confusione generale, di fuggire. Uno di loro è stato purtroppo ripreso, ma gli altri sette sono invece tuttora liberi.