Cie o Cpr, va distrutto
Per andare oltre la rinnovata canea mediatica sui Cie (o Centri di Permanenza per il Rimpatrio, possibile nuova nomenclatura discussa al Viminale), vi proponiamo due appuntamenti per continuare ad avere il giusto focus sulla vicenda: sostenere la rabbia dei ragazzi dentro, perché è stata questa nel suo manifestarsi in rivolta a portare negli ultimi anni la macchina delle espulsioni ad avere pochi posti per la reclusione dei senza-documenti.
Inoltre volevamo riportare qualche aggiornamento su corso Brunelleschi. L’area verde sta per essere riaperta dopo mesi e mesi di lavori, in barba al risalto dato ai nuovi proclami di Minniti&Co. su imminenti ristrutturazioni. Riguardo ai numeri, da che sappiamo, pare che i reclusi oggi siano un po’ più di cento con un ricambio tra deportazioni ed entrate quasi sempre alla pari. Proprio giovedì scorso in 27 sono stati prelevati a Torino e rimpatriati in Nigeria con altri connazionali provenienti dal Cie di Caltanissetta, dalla Polonia e dalla Germania. Non a caso la deportazione di rilevanza internazionale con volo Fiumicino-Lagos è stata organizzata in collaborazione con l’agenzia europea Frontex.
In seguito alle 27 deportazioni quasi immediatamente ci sono state 19 nuove reclusioni, tutti ragazzi provenienti da città del nord Italia, specie Milano e Bergamo, in seguito a retate in strada.
Scarica e diffondi il manifesto dell’incontro e del presidio qui.