Giovedì in Aurora

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Chi, alle prime luci del giorno, si è trovato questa mattina a passare per corso Vercelli, nel tratto compreso tra corso Novara e la sede della Circoscrizione 7, non ha potuto fare a meno di notare il voluminoso contingente delle forze dell’ordine posteggiato lungo la strada. Quattro blindati della Celere, altrettanti gipponi della Polizia, una decina di auto della Municipale oltre ad alcune vetture di agenti in borghese non possono certo passare inosservati, anche in strade, come quelle di Aurora, abituate a una massiccia presenza di forze dell’ordine.  Solo poche ore prima, tanto per citare l’ultimo episodio, a poche decine di metri da dove all’alba sostavano i poliziotti, si era svolta una maxi retata che, chiusi i due ingressi dei giardini ex Gft, ha consentito di identificare decine di persone e fermarne alcune.

Questa mattina, il luogo dove stazionava la polizia non consentiva invece di comprendere immediatamente l’obiettivo dell’operazione. Sicuramente la sensazione di pericolo, alla vista di un tale spiegamento di forze, sarà stata condivisa da molti abitanti di Aurora, che non possono aspettarsi altro che guai dalle forze dell’ordine. Se escludiamo i compagni che vivono all’Asilo di via Alessandria 12 o gli abitanti dell’occupazione di corso Giulio Cesare 45, stabili il cui sgombero richiederebbe ben altri numeri di poliziotti, il blitz avrebbe potuto dirigersi contro gli occupanti delle case popolari di via Aosta e via Cuneo, contro le numerose persone che vivono di attività extralegali in zona o verso uno stabile qualsiasi, anonimo ma abbastanza fatiscente da richiamare l’attenzione delle autorità, specie se non tutti i suoi abitanti hanno i documenti, o le utenze, in regola.

A quanto sembra è stato proprio quest’ultimo l‘obiettivo mattutino delle forze dell’ordine: uno stabile di via Bra passato al setaccio dopo aver chiuso la strada per isolare l’edificio. Un’operazione simile a molte altre che rientra in quell’attività di controllo del territorio richiesta a gran voce da un po’ tutte le forze politiche, cittadine e di quartiere. A contendersi il merito della retata notturna e del blitz mattutino si sono distinti questa volta Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7 in quota Pd, e Patrizia Alessi, consigliera della stessa Circoscrizione per Fratelli d’Italia.

Le elezioni del resto si stanno avvicinando, ed è lecito attendersi che molte delle tappe di questa campagna elettorale si disputeranno proprio fomentando la guerra ai poveri in nome della sicurezza e della lotta al degrado.

Questo giovedì non poteva quindi trovare, per concludersi, miglior iniziativa di una fiaccolata contro il degrado promossa da un comitato di quartiere, negli stessi giardinetti della retata svoltasi ventiquattr’ore prima. Pochi i partecipanti, e da segnalare in quest’occasione c’è  solo la ronda attorno all’isolato garantita da volanti e moto dei carabinieri.

Ascoltate la diretta su RadioBlakout di un ragazzo coinvolto nella retata.