Aggiornamenti su Tarik e dal Cpr
Questa mattina è andato in scena il terzo tentativo di espulsione di Tarik: dieci poliziotti lo hanno avvolto nelle coperte e portato a Caselle. Per resistere all’imbarco forzato Tarik ha ingoiato due lamette, che però non hanno fermato gli agenti né hanno impedito che fosse portato immediatamente a Roma. Una volta sceso dall’aereo Tarik è riuscito a fare due telefonate, una alla moglie e una al fratello, ma subito dopo gli è stato tolto nuovamente il telefono. Dovrebbe arrivare intorno alle 18:00 in Egitto e da lì cercheremo di avere notizie riguardo le sue condizioni di salute, visto anche lo sciopero della fame che portava avanti da 25 giorni.
Ieri pomeriggio, invece, nell’area viola un detenuto ha ingoiato un cacciavite di 23 cm davanti a poliziotti e guardia di finanza. Si è poi rifiutato di farsi visitare all’interno del Cpr e nemmeno in ospedale, per paura di ricevere delle terapie troppo pesanti. Nel frattempo sia i compagni di reclusione sia i solidali fuori, hanno chiamato più volte un’ambulanza che non è mai arrivata.
Al terzo tentativo degli agenti di entrare nell’area per portarlo in infermeria, un ragazzo si è parato davanti al compagno per difenderlo, chiedendo spiegazioni ai poliziotti. Questi ultimi non hanno esitato a prenderlo per la bocca e trascinarlo fuori dall’area, dove è stato poi inseguito dagli agenti. Tutti i detenuti dell’area viola per protesta si sono rifiutati di rientrare nelle stanze e hanno rifiutato la cena.
Qui il video dell’inseguimento da dietro le sbarre del centro.