Sfratto tentato, occupazione riuscita
La giornata inizia davanti al portone di una casa in via Santhià. Da una parte una donna sotto sfratto, in compagnia di alcuni solidali disposti ad aiutarla a resistere; dall’altra due proprietari d’origine cinese che hanno da poco acquistato all’asta per pochi soldi l’appartamento, accompagnati dal loro avvocato, da agenti in borghese e da quelli delle 3 volanti accorse sul posto. Questo gruppo si ritira per parecchio tempo all’interno di un bar di fronte al picchetto dei solidali, evitando di comunicare alla sfrattanda cosa hanno intenzione di fare. Arrivato l’ufficiale giudiziario i proprietari escono dal bar e comunicano finalmente alla donna quello che hanno deciso, in tutta risposta ricevono urla e insulti da lei e dalle amiche che aveva vicino. Una reazione che fa pensare ai solidali più lontani, che non hanno avuto modo di ascoltare la discussione, che si tratti dell’ennesimo sfratto sospeso. Pochi minuti e tutti vengono a sapere che lo sfratto è stato invece rinviato ad aprile. Un rinvio abbastanza lungo per come vanno le cose in questo periodo, ma che giustamente non ha soddisfatto chi dovrà ritrovarsi in questa situazione tra due mesi.
Il picchetto si scioglie per ricomporsi dopo pochi minuti, a qualche centinaio di metri. Questa volta non c’è da difendere un appartamento sotto sfratto, ma da occuparne uno vuoto per chi è stato sfrattato a sorpresa il giorno prima. Da questa mattina c’è un altro appartamento tra le case popolari di via Cuneo abitato da chi non aveva più un tetto sopra la testa, dopo quelli occupati quest’estate.