In via Corte d’Appello 10

 

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Dopo il tentativo di sgombero low cost di un appartamento Atc qualche giorno fa, oggi gli occupanti delle case popolari di via Cuneo e via Aosta, insieme ad alcuni solidali, hanno deciso di far visita a una delle tante palazzine comunali che ospitano uffici legati all’edilizia pubblica.

Il luogo prescelto è in via Corte d’Appello 10, a pochi passi da Palazzo di Città, un edificio al cui interno lavora il Nucleo Edilizia Abitativa e Assistenza della Polizia Municipale, quella parte cioè dei civich che tra le altre si occupa di controllare i requisiti di chi richiede un alloggio popolare e di identificare chi non attende l’esito delle graduatorie ed entra abusivamente nelle case Atc. Ed è proprio davanti agli uffici della Municipale che si dirige inizialmente il gruppo di contestatori: si srotola uno striscione e si inizia a far rumore con pentole e coperchi portati da casa e urlando slogan contro l’Atc.

Gli uscieri chiudono le porte dell’edificio impedendo così al pubblico di accedervi, e dopo un po’ non sembra quindi avere più molto senso far casino in un atrio ormai vuoto con i soli impiegati degli uffici presenti. La protesta si sposta quindi ai piani alti con occupanti e solidali che si danno una mano per portare i passeggini lungo le rampe di scale. Al primo piano si ripete quanto accaduto al pianterreno, pentole, coperchi e urla fanno da rumoroso sottofondo ai blandi tentativi degli impiegati di convincere gli occupanti che loro non centrano nulla con quanto accaduto, invitandoli al contempo a rivolgersi agli assistenti sociali. Nel frattempo, chi è rimasto fuori dall’edificio a volantinare ha modo di incontrare diverse persone recatesi al numero 10 perché assillate dal problema della casa. Persone diverse ma con storie molto simili in cui la minaccia di uno sfratto si intreccia alla snervante attesa di salire nella graduatoria per ottenere un alloggio Atc. A tutti si parla della resistenza contro gli sfratti e delle occupazioni degli alloggi popolari e ci si dà appuntamento ai picchetti e alle assemblee dei prossimi giorni.

L’iniziativa termina con la promessa di tornare a disturbare la tranquillità di questi uffici ogni qualvolta l’Atc deciderà di disturbare la tranquillità abitativa degli occupanti.

Chi vuole, può leggere qui il testo del volantino distribuito in mattinata.