Non chiudere la Salvo D’Acquisto
14 giugno. Non bastano i milioni di euro dell’ UE ottenuti dalla sindaca Appendino per il progetto AxTO a far rientrare la scuola elementare Salvo D’Acquisto nel piano di ristrutturazione delle strutture scolastiche. L’annuncio a tutti i bambini e genitori della imminente chiususra dell’istituto è arrivata pochi giorni fa, esattamente alla chiusura dell’anno scolastico, come a voler evitare con la dispersione estiva che il malcontento potesse trovare un qualche sfogo…ma non è stato così. Alcuni genitori infatti hanno deciso di organizzarsi, senza appoggiarsi per il momento ad alcun sindacato, partito o struttura politica, per manifestare la propria contraddittorietà alla chiusura della scuola, premendo piuttosto per velocizzare la reale ristrutturazione ed evitare di finire in un altro istituto privo di quei minimi benefici di cui dovrebbero godere dei bambini, come ad esempio un’area verde per giocare.
Slogan, discorsi ripetuti al megafono e una passeggiata che da via Tollegno 83 si è diretta verso i giardini di via Alimonda, bloccando il traffico su via Bologna al proprio passggio. La manifestazione è finita davanti all’Istituto “Benedetto Croce” dove, secondo i piani del Comune, dovrebbero essere spostati i bambini della Salvo D’Acquisto.