La mannaia della SS
Qualche mese fa i carabinieri di Mirafiori, nell’ambito di indagini intorno alla lotta contro al Cpr, hanno chiesto l’ennesima Sorveglianza Speciale per un compagno. Ieri è arrivata la risposta: per due anni dovrà subire questa insidiosa limitazione del proprio spazio esistenziale.
Le scartoffie non aggiungono nessuna novità alla solita argomentazione sulla pericolosità sociale e l’avversione all’autorità.
Ecco le misure imposte:
1 – Darsi alla ricerca di un lavoro entro trenta giorni dalla comunicazione del decreto di Sorveglianza Speciale.
2 – Fissare la propria dimora facendola conoscere all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
3 – Non allontanarsi da tale dimora senza preventivo avviso.
4 – Non allontanarsi dal comune di dimora o residenza senza preventiva autorizzazione.
5 – Non associarsi abitualmente alle persone che hanno subito condanne o sono sottoposte alla medesima misura di prevenzione.
6 – Vivere onestamente, rispettare le leggi.
7 – Non rincasare la sera dopo le ore 21 e non uscire la mattina prima delle ore 7, salvo comprovata necessità e comunque senza averne data tempestiva notizia all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
8 – Non detenere e non portare armi, non partecipare a pubbliche riunioni, per le quali deve essere dato avviso all’Autorità.
L’ennesima mannaia contro il suo e il nostro incessante afflato di libertà.