RSA sul piede di guerra
15 aprile. Operatori sanitari in picchetto ieri davanti alla casa di riposo Sant’Antonio di Carmagnola dove su 50 pazienti almeno 46 sono risultati positivi al covid. Le richieste sono sempre le stesse, mascherine e tamponi, dispositivi ancora lesinati per i lavoratori di tanti settori ma soprattutto per quelle delle RSA oramai allo stremo. Davanti alla struttura sono arrivati soltanto vigili e carabinieri ai quali sono state ribadite le richieste nello specifico un camper per poter effettuare i test al personale. Eloquente la risposta della SocialCoop, la cooperativa che gestisce la casa di riposo: “abbiamo provveduto ad effettuare alcune assunzioni per ovviare alle assenze di personale. Non ci risultano rimostranze particolari da parte del personale dipendente”. Sono tante le Rsa dove si continua a lavorare in gravissime condizioni. La Denina, in centro a Moncalieri, può contare solo su due persone, un’operatrice sanitaria e un’infermiera per far fronte ai 26 pazienti rimasti, di cui 19 positivi. Costrette a lavorare passando da un ospite all’altro senza aver la possibilità di conoscere lo stato della propria condizione sanitaria.