Periodi tranquilli
Dopo sette giorni Hassan e il suo compagno – usciti dalle Vallette dopo essere stati condannati per la rivolta di luglio – sono ancora in sciopero della fame. Chiedono solo di essere spostati insieme agli altri reclusi e di avere il riscaldamento: non è molto, ma il poco è già troppo per chi comanda in corso Brunelleschi. Per cui continuano a starsene là, in sciopero, al freddo, e Hassan con dei ferri nella pancia. Solo oggi sono stati portati all’ospedale per essere visitati e i racconti di Hassan al dottore del Martini pare abbiano sortito qualche effetto: il dottore ha cazziato i militari che lo scortavano e, una volta rientrato al Centro, Hassan ha ricevuto la visita di un crocerossino che gli ha promesso che avrebbero per lo meno riparato il riscaldamento.
Intanto, proprio questo pomeriggio, qualche minuto prima delle cinque, un altro recluso se ne stava seduto da solo nella stanza dove si aspetta il proprio turno per andar dal barbiere. Due carabinieri sono entrati, gli han dato un po’ di sberle e si sono piazzati poi fuori dalla porta. Neanche la scusa di un diverbio, o di una protesta: evidentemente avevano bisogno di tenersi in allenamento, visto che tutto sommato dentro al Centro questo è un periodo tranquillo.