Tre grossi finanzieri

Anche oggi Hassan e Arbi hanno continuato il loro sciopero della fame. Dopo tanti giorni sono debilitati e stanno male, ma a vincere è ancora la loro ostinazione. Ovviamente nella “stanza” nella quale sono confinati continua a fare freddo, e le promesse del crocerossino di ieri si sono rivelate aria fritta. Questo della temperatura, in realtà, è un problema condiviso anche da tanti altri. Siamo “come galline in un pollaio”, dicono, abbandonati al freddo tra attese infinite e botte ogni volta che se ne presenta l’occasione. Questo pomeriggio, per menare, era di turno la Guardia di Finanza, e tre grossi finanzieri si son potuti sfogare un po’, giusto fuori dall’infermeria, di fronte alla dottoressa ed ai crocerossini, che come al solito non hanno battuto ciglio.

Ascolta i racconti di due senza-documenti prigionieri. Di quello pestato ieri dai Carabinieri…

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…e di quello che le ha prese, invece, dalla Guardia di Finanza:

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In solidarietà coi reclusi nel Cie di Torino, alcuni solidali hanno indetto per domenica 12 dicembre alle ore 15.30 un presidio/volantinaggio in piazza Castello, e alle 18.00 un presidio in corso Brunelleschi.

Aggiornamento 13 dicembre. Dopo tanti giorni di sciopero della fame, e due giorni di silenzio, Hassan e Arbi si sono fatti sentire nuovamente con la radio: era da venerdì sera che avevano il telefono spento, giacché nessuno dei crocerossini si degnava di prendere il loro cellulare e ricaricargli le batterie come avviene normalmente.

Hassan, in particolar modo, ha passato questi giorni tra Cie e ospedale, un po’ per la debolezza data dallo sciopero della fame un po’ per i continui episodi di autolesionismo. Ecco la sua voce:

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