Sommosse in Spagna, solidarietà in Francia
12 marzo, Aluche (Madrid). Dopo un mese di proteste, rivolte e scontri che hanno causato parecchi feriti tra i poliziotti, nuova sommossa nel Cie (Centro de Internamiento de Extranjeros) di Madrid. I reclusi hanno appiccato il fuoco in diverse stanze e hanno iniziato a battere le sbarre delle finestre: «Al fuoco! Raccontate quello che succede qui dentro!», gridavano i reclusi ai solidali che si trovavano in strada.
«Sono bruciati dei materassi, carta e altre cose. Non ne posso più. I poliziotti ci hanno picchiati, ma io sto bene», racconta un recluso. Secondo i parenti, i detenuti inizieranno uno sciopero della fame per protestare contro «il trattamento umiliante, razzista, vessatorio che ricevono quotidianamente da tre anni. Un trattamento che infrange tutti i diritti».
«Io sono razzista e voglio rispedirti al tuo cazzo di paese, bastardo!», questo ha detto un poliziotto a un detenuto angolano prima di prenderlo a calci in pancia e mettergli la camicia di forza perché rifiutava di imbarcarsi. Il ragazzo, già gravemente ammalato, ha evitato l’espulsione, ma è stato riportato al centro in stato di semi-incoscienza e qualche ora dopo è stato trasferito in ospedale. Da questa vicenda è partita la rivolta.
Da qualche settimana, la Croce Rossa spagnola collabora alla gestione del Cie di Madrid, incassando per questo sporco lavoro un bell’assegno da 200mila euro.
[tratto da Indymedia Nantes]
9 marzo, Parigi. Nel giorno dell’udienza di Torino contro i compagni arrestati lo scorso 23 febbraio e accusati di “associazione a delinquere” per le lotte contro i Centri di Detenzione per Migranti, una settimana prima della decisione del giudice contro i dieci imputati per l’incendio doloso di Centro di Detenzione di Vincennes a Parigi, sei uffici della Croce Rossa sono stati attaccati a Parigi.
Situati nei distretti 3°, 5°, 9°,11°, 12° e 18°, gli uffici sono stati ricoperti di manifesti e scritte, diverse serrature sono state sabotate e alcuni vetri infranti. Scritte come «Croce Rossa deporta», «Croce Rossa collabora con le deportazioni» hanno coperto l’area di alcuni uffici.
[tratto da Indymedia Nantes – leggi il manifesto attacchinato]