Educazione civica in Aula Bunker
Un’altra lezione di educazione civica è stata impartita ieri in Aula Bunker dal procuratore generale Marcello Maddalena. Dopo aver spiegato, nella scorsa udienza, quali sono le origini delle condotte terroristiche del sabotaggio realizzato da Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, questa volta, nella sua requisitoria, Maddalena ci illustra invece qual è il grave danno che questo sabotaggio poteva arrecare al Paese. Cosa, insomma, rende questo sabotaggio un atto terroristico. Non sono solo, o meglio, non sono tanto i danni economici prodotti in quella notte o le spese che lo Stato ha dovuto sostenere per tentar di garantire la sicurezza del cantiere, e non è neanche il danno che, a livello strategico, economico e d’immagine, l’Italia subirebbe dalla non realizzazione dell’opera. Il grave danno va ricercato più a monte, nell’impossibilità per lo Stato di fare il proprio lavoro.
Per illustrare il suo pensiero, Maddalena fa riferimento a Matteo Renzi, che da segretario del Pd aveva più volte definito inutile la “Torino-Lione” senza però rinunciare alla sua realizzazione una volta diventato presidente del consiglio. E sarebbe sbagliato, avverte il procuratore, pensare che Renzi abbia cambiato valutazione sull’opera. Molto più probabile che si sia invece reso conto che abbandonare il progetto della “Torino-Lione” avrebbe significato dar ragione a chi lotta.
In ballo non ci sono quindi più i pro e i contro di questo tratto dell’Alta Velocità. L’oggetto del contendere non è più un treno. La posta in gioco è la facoltà, riservata allo Stato, di imporre le proprie decisioni. Il fondamento su cui si basa la democrazia. Ed è la messa in discussione di questo presupposto che rende terroristica l’azione del maggio 2013.
Questo il nocciolo della lezione tenuta da Maddalena, al termine della quale ha chiesto che i quattro compagni siano condannati a 9 anni e 6 mesi. La stessa richiesta di pena avanzata dall’accusa in primo grado.
Il prossimo appuntamento, per le arringhe degli avvocati, è per venerdì 18 dicembre alle 9 e 30 in Aula Bunker.
Lunedì 21, stesso luogo e stessa ora, ci sarà invece spazio per le eventuali repliche e verrà quindi pronunciata la sentenza.