Di verità, interpretazioni e certezze
Una mattina qualunque a Porta Palazzo, il sole cocente di mezzogiorno incombe su dei manifesti freschi che riportano le foto del pestaggio di ieri e sulle chiacchiere accaldate degli avventori tra un banco e l’altro di scarpe, proprio là al ridosso del mesto PalaFuksas. Qualche bancarellaro si fa sfuggire quanto sia stata terribile la scena di ieri, del ragazzo picchiato dalla polizia dopo una concitata fuga, qualcun altro – invece – con tono sornione afferma di non aver visto nulla e con un’asserzione secca impone questa valutazione anche ai vicini di attività “noi non abbiamo visto niente, eh!”. Di lui, il giovane senegalese, si sa ben poco tranne che dopo esser stato portato al pronto soccorso è stato tradotto alle Vallette.
Dopo la diffusione massiccia del video che riprende abbastanza eloquentemente l’operato di ieri dei signori in divisa, la questura si è apprestata a mandare le veline alle testate locali elargendo la sua Verità: il fatto non è avvenuto, il ragazzo ha sbattuto la testa cadendo contro la struttura di un banco e per questo perdeva sangue. Di come esattamente siano andati i fatti non possiamo essere sicuri, che abbia anche sbattuto o meno la testa, certo è che in molti hanno visto come è stato menato mentre era già immobilizzato e sanguinante nella morsa dell’ordine pubblico.
Non crediamo che negli ultimi giorni alla polizia torinese abbia fatto male il caldo e sia per questo sopra le righe, conosciamo bene la sua violenza quotidiana, quella procedure in strada o quella meglio celata nelle stanze dei commissariati con la legittimazione del monopolio sul sangue altrui sgorgato. Capita però talvolta che qualcosa vada storto, che in tanti vedano, che qualcuno filmi, che ancor meglio si metta in mezzo ai loro controlli o provi a resistere, che chi subisce le percosse negli edifici della legge abbia la possibilità di raccontarle e organizzarsi per reagire.
Intanto, andando a piè pari oltre le poco interessanti “verità” questurine, noi vorremmo dire della nostra piccola certezza: la polizia fa meno paura quando ci si organizza insieme per resisterle. Ed è la stessa piccola certezza che ieri nel tardo pomeriggio un piccolo corteo ha urlato per le strade di Porta Palazzo e Aurora.