Torino-Milano, dentro una gabbia

Il 10 luglio passato, una detenuta transessuale viene pestata dalla polizia dentro al Cpt di via Corelli a Milano. Un episodio come mille dentro le gabbie, ma l’aria è già carica di tensione da settimane ed esplode la rivolta – e insieme alla rivolta la solidarietà da fuori. Il giorno dopo la detenuta verrà liberata, a calci, perché Croce Rossa e Polizia sono ansiosi di liberarsi di una rompiscatole e sperano che gli animi di tutti si plachino. Ma lei, da fuori, vuole continuare a lottare e, tra le altre cose, denuncia le violenze subite dentro.

Un episodio della lunga lotta dei detenuti di via Corelli contro la gabbia che li rinchiude e – contemporaneamente – una occasione per noi di fare una lunga chiacchierata con l’avvocato che la difende. Il racconto di quella sera, le violenze della polizia, la connivenza della Croce Rossa, l’utilizzo delle telecamere nei Cpt: un “modello” di violenza permanente che accomuna, fin nei dettagli, Milano e Torino. E poi, ancora, a ruota libera sulla prossima venuta dell’esercito nei Cpt, sulla condizione degli apolidi e su altro ancora.

Intervista all’avvocato Eugenio Losco [17’58”]
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Leggi l’articolo apparso su Affaritaliani.it
Viado denuncia la polizia: “Nel Cpt la Polizia mi ha picchiato con calci e pugni”. La storia choc

Sulle lotte in via Corelli vedi anche:
Un appello da Milano
Sciopero della fame
Il rumore del mare

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