Protesta flash

3 agosto. In serata, un recluso di corso Brunelleschi sviene e finisce all’ospedale: sta male da molto tempo, e sono due giorni che non riesce a mangiare. Ritornato al Centro continua a stare male, si sdraia sul letto e quando – intorno alle undici e mezza – la polizia va a chiamarlo per somministrargli la terapia non riesce neanche ad alzarsi. Così gli sbirri lo caricano di peso e lo portano nella saletta, dove oltre alla terapia gli somministrano un bel po’ di mazzate. Tra un colpo e l’altro lo accusano di fingere malori in modo da essere ricoverato all’ospedale e da lì tentare la fuga. Esplode immediata la protesta: tutti urlano come forsennati, qualcuno chiama fuori e da fuori parte qualche telefonata verso il centralino del Centro. Nel giro di un quarto d’ora torna l’ambulanza, ricarica l’ammalato e dopo un po’ un ispettore fa un giro per le gabbie, a scusarsi.