Il sogno

30 novembre. Quando, verso le 11, gli antirazzisti arrivano alla spicciolata in piazza della Repubblica, gli “abusivi della domenica” hanno già allineato i loro teli per terra, e qualcuno sta già esponendo le sue mercanzie. La polizia e gli alpini, una ventina in tutto, stanno nascosti in via Cottolengo a compiere la loro missione: presidiare il nulla. Qualche agente tenta una sortita in piazza per minacciare i primi che stanno montando, ma non ci crede nessuno: l’unica minaccia di oggi è il cielo particolarmente nuvoloso. Ma il tempo tiene, e il mercato si popola delle solite centinaia di persone. Verso l’una la polizia gira i tacchi e se ne va, e qualche capannello di persone rianima la via. Insomma, tutto tranquillo. Qualche antirazzista mai sazio di avventure si chiede cosa ci sia venuto a fare qui, oggi, visto che ormai non c’è neanche più lo spazio per fare un nuovo murales. Ma il sogno di ogni rivoluzionario anti-autoritario è proprio questo: essere superato dalle situazioni, non servire più. Ma è già ora di cantare vittoria? Domenica prossima ci sarà anche il mercato normale, riusciranno gli abusivi a conquistarsi il loro spazio?

Ascolta la tradizionale intervista del lunedi dai microfoni di radio blackout
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