La vendetta

È arrivata la vendetta della polizia e della Croce Rossa per il duro sciopero della fame messo in campo dai reclusi di Ponte Galeria da lunedì scorso fino a ieri sera. In dodici tra i presunti animatori della protesta sono stati chiamati questa mattina con la scusa della scarcerazione. Al contrario, invece, sono stati immobilizzati con violenza e preparati per il trasferimanto in altri Centri. Chi li ha visti passare ha testimoniato che avevano i polsi legati con del nastro isolante. Un trasferimento violento e punitivo, dopo quattro giorni di lotta. Non sappiamo i dodici dove verranno portati.
Anche questa notte, a sciopero oramai finito, ci sono state un paio d’ore di protesta, con una battitura sulle sbarre.

Rimane immutata, invece, la situazione del recluso che l’altroieri sera si era tagliato le vene per protesta.

Aggiornamento ore 16.00. Non ci sono note, ancora, le destinazioni dei reclusi trasferiti questa mattina. La confusione di questa notte, invece, non era una battitura: erano semplici urla. E già, perché un gruppo di reclusi ha dovuto urlare dalle due della mattina fino alle cinque e mezza perché uno di loro stava male e la Croce Rossa faceva finta di non sentire: ma queste sono storie quotidiane, dentro ad un Cie.

Aggiornamento ore 22.00. Nel pomeriggio un altro dei protagonisti dello sciopero viene trasferito da Ponte Galeria verso una destinazione ancora ignota, mentre invece arriva a Roma un gruppone – forse addirittura 30 – di reclusi algerini proveniente da Bari-Palese. Dopo una mezz’ora si scoprirà che almeno due dei reclusi trasferiti questa mattina sono finiti proprio a Bari. Come quest’estate dopo le sommosse di Gradisca e poi di Milano la pratica del trasferimento punitivo denuncia la natura para-carceraria dei Centri. Intanto, il reclusoche si era tagliato le vene l’altroieri avrebbe ricominciato a camminare più o meno autonomamente.

Aggiornamente ore 23.00. Quattro prigionieri riescono a montare sui tetti e provano a scavalcare le reti del Centro. Tre vengono bloccati subito dalle guardie, del quarto non si sa ancora nulla: incrociamo le dita, probabilmente è libero.

Aggiornamento, sabato ore 12.00. L’evaso di ieri sera purtroppo è stato ricatturato. Saltando dal tetto si era rotto una gamba e non è riuscito ad allontanarsi.