«La panna nella pancia»

20 novembre. In tarda mattinata, un gruppo di antirazzisti fa irruzione nell’atrio del Consolato marocchino di Torino, in via Belfiore 27. Con uno striscione che denuncia la complicità del console nel far girare la macchina delle espulsioni, volantini e un impianto di amplificazione per far ascoltare alcune testiomonianze – in arabo – dei reclusi in vari Cie italiani, gli antirazzisti riescono a suscitare l’interesse di decine di persone in fila per qualche documento, e l’irritazione dei funzionari del Consolato. Tre compagni vengono strattonati e temporaneante sequestrati “in territorio marocchino”, mentre le porte del consolato vengono chiuse per evitare ulteriori scandali. Ma la gente in fila si indispettisce, e insiste per rientrare.
Nel frattempo, solidarizza con i contestatori: “fate bene a far così: quelli non sanno cosa vuol dire finire in galera per un documento, quelli sono ricchi, quelli hanno la panna nella pancia”. La Digos, troppo impegnata altrove, non si è fatta vedere durante tutta l’iniziativa. Ascolta una diretta dai microfoni di Radio Blackout.

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