Tentata fuga, rivolta, fiamme a Ponte Galeria

28 febbraio ore 22.00:

La Croce Rossa si incontra per il passaggio di consegna della gestione del Cie di Ponte Galeria con i dirigenti della Cooperativa Auxilium, che ha vinto la gara d’appalto e che già gestisce il Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Bari. La polizia fa da immancabile contorno a questo importante avvenimento.

Dalla parte opposta, nell’ala inaugurata pochi mesi fa, sfruttando il momento che vede concentrati vecchi e nuovi aguzzini su questo grande afffare, si tenta la fuga. Solo un ragazzo riesce a raggiungere il muro di cinta e a tentare il salto verso la libertà.

Ma viene inseguito e subito ripreso, è il capo stesso della polizia a pestarlo con calci e manganello, di fronte a tutti perché sia di esempio. Di fronte ai nuovi, anche se non troppo nuovi, gestori e di fronte ai vecchi gestori che tanto queste pratiche le hanno sempre avvallate. Il ragazzo viene portato via. Inizia la rivolta tra urla e pestaggi della polizia. Si bruciano coperte. Si rompe tutto quello che può essere rotto. Si chiede che venga subito liberato e riportato nella sua sezione. In questo caso la lotta, la rivolta paga! Il ragazzo viene riportato in sezione, malmenato, ma libero dalle mani degli sbirri. La rivolta si calma, sono quasi le 2 di notte.

Ascolta l’intervista a un rivoltoso di Ponte Galeria:

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Ora la situazione all’interno è calma anche perché molti, la maggiorparte, sono stati sedati, sottoposti a un altra “terapia” forzata. In compenso le cure mediche per chi ne ha bisogno, che non vengono fornite da due interi mesi, non arrivano. Le facce saranno pure nuove ma i metodi sono sempre gli stessi.Ascolta l’intervista la mattina dopo la rivolta:

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