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Cie di via Corelli, Milano. Nel reparto delle trans una reclusa che questa settimana non sta facendo lo sciopero della fame riceve il pasto dalla Croce Rossa e si accorge che il cibo è scaduto. Richiama il funzionario che gliel’ha dato, protesta, ma non c’è niente da fare. La minestra è quella, quelli sono gli standard di Croce Rossa e Sodexo e nessun reclamo è ammesso. Ne nasce un litigio, i toni si accendono, e il crocerossino se la prende con la reclusa: vuol farla uscire dalla gabbia, chissà perché lontano dalle telecamere, ma le sue compagne di sezione la difendono e non se la lasciano portare via. Così la minaccia: «se mai sarai liberata, ci rivedremo e te la farò pagare». Lei chiama la polizia, e chiede di poterlo denunciare: gli agenti le rispondono che lei non ha documenti, che non è nessuno, e che quindi non può certo sporger denuncia.

Tutto torna, nel Cie di via Corelli, dove quando non sono i crocerossini a dover coprire le porcherie della polizia, è la polizia a coprire i crocerossini, e tutti insieme coprono gli affari della Sodexo.

Ascolta il racconto trasmesso da Radio Blackout:

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