Ancora sul tetto, ancora in strada
Una nuova giornata sul tetto per Habib (Sabri, secondo i registri del Centro), il recluso di corso Brunelleschi che si sta giocando il tutto per tutto per non farsi espellere. E fuori, insieme a lui, continuano a farsi sentire i solidali, che si stanno dando il cambio – da ieri pomeriggio e per tutta la notte e tutto oggi ancora – per sostenerlo e per vigilare che non lo portino via. Alcuni se ne stanno sotto gli alberi di corso Brunelleschi, altri vegliano di fronte all’ingresso. La battitura è pressoché continua, e intanto fioriscono le discussioni su come organizzarsi e su quel che si deve e si può fare.
Ascolta una corrispondenza trasmessa ieri sera da Radio Onda Rossa:
[audio:http://www.autistici.org/ondarossa/archivio/silenzioassordante/100719_torino.mp3]
La nottata, nel Centro, non è stata una nottata tranquilla. Intorno all’una si sente un gran baccano provenire dall’area gialla: battitura e sbarre che tremano. È un tentativo di evasione collettiva, che viene sventata dalla polizia che pesta uno degli aspiranti fuggiaschi. In mattinata, invece, la polizia porta fuori dal Centro un recluso. Alcuni provano a mettersi di mezzo con le biciclette per evitare la deportazione, ma la macchina della scorta li dribbla e se ne va per la sua strada. Anche ieri la Questura era riuscita a far portare via un prigioniero.
Intanto Maher, l’altro recluso che dovrebbe essere liberato a giorni se riesce a non farsi portare via dal Centro, è ancora in isolamento: stamattina si è tagliato su tutto il corpo, e ovviamente la Croce Rossa non l’ha curato. Nonostante la preoccupazione iniziale, pare non stia troppo male.
Ascolta una corrispondenza dal presidio registrata questa mattina, sempre da Radio Onda Rossa:
[audio:http://www.autistici.org/ondarossa/archivio/silenzioassordante/100720nocie_torino.mp3]
Intanto, la solidarietà ad Habib-Sabri, a Maher e a tutti gli altri reclusi che nell’ultima settimana hanno raccolto il guanto di sfida lanciato da Maroni si sta allargando: per domani è previsto un presidio di fronte al consolato tunisino di Firenze.
Aggiornamento 21 luglio. Questa mattina, intorno alle 7, la polizia è riuscita a fare irruzione nella cella di Maher: lui si era barricato dentro, e a quanto pare gli agenti sono passati dalla finestra. Le informazioni sono ancora vaghe, ma sembra siano riusciti a portarlo fuori dal Centro per deportarlo.