Fuochi a Corelli

Quattro giorni fa nel Cie di via Corelli a Milano un ragazzo si rompe la gamba giocando a calcio. Oggi chiede di essere curato, ma la Croce Rossa (sempre solerte nelle sue mansioni sbirresche), invece di prendersi cura del recluso decide di chiamare direttamente la polizia, che comincia a picchiarlo. I suoi compagni cacciano la poliza fuori dalla cella, barricano le porte e cominciano a bruciare i materassi. Di lì a poco il fuoco della protesta si estende ad altre due sezioni, mentre la polizia in assetto antisommossa cerca di entrare per spegnere gli incendi. Dopo qualche ora, a fatica, la polizia riesce a spegnere gli incendi e a portare via quattro o cinque reclusi, in manette. Tra di loro, anche il ragazzo con la gamba ingessata.

Ascolta una telefonata con un recluso del Cie di Milano
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Aggiornamento – ore 23.00. Due intere sezioni sono gravemente danneggiate: senza vetri, senza materassi, le pareti completamente annerite. Nonostante questo, i reclusi sono stati riportati lì dentro sotto minaccia di botte e ritorsioni. Gli arresti sono stati effettivamente cinque, e due reclusi sono stati liberati in serata.

Leggimi in lingua francese.

Aggiornamento – Lunedì 13 settembre.  L’udienza di convalida degli arresti di sabato sarà martedì 14 settembre direttamente nel carcere di San Vittore.  Nel frattempo, in via Corelli continua la mobilitazione: almeno due sezioni (la sezione “E” e la sezione “Trans”) hanno iniziato uno sciopero della fame, per i fatti di sabato sera e per i sei mesi di reclusione e per le schifose condizioni di vita lì dentro e per tutti i validissimi motivi che potete immaginare. Ascolta una telefonata con un recluso in sciopero della fame.

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2010/09/corelli_13_settembre_2010.mp3]

Nel pomeriggio, la polizia è entrata in forze nelle sezioni in sciopero, per “convincere” i reclusi a interrompere la lotta.

 

Feux à Corelli

Il y a 4 jours, dans le centre d’identification et d’expulsion de rue Corelli à Milan, un garçon se casse la jambe en jouant au football. Aujourd’hui il demande à être soigné, mais la Croix Rouge ( toujours diligente dans ses fonctions de sbire), au lieu de prendre soin du retenu décide d’appeler directement  la police, qui commence à le frapper. Ses camarades chassent la police de la cellule, barricadent les portes  et commencent à brûler les matelas. A partir de là le feu de la protestation s’étend à 2 autres sections, pendant que la police en tenue anti émeute cherche à entrer pour éteindre les incendies. Après quelques heures, avec peine, la police réussit à éteindre les incendies et à emmener 4 ou 5 retenus, en prison. Parmi eux, il y a aussi le garçon avec la jambe dans le plâtre…

Mise à jour à 23h. 2 sections entières sont gravement endommagées : sans vitres, sans matelas, les murs complètement noircis. Malgré cela, les retenus ont été ramenés à l’intérieur sous la menaces de coups et rétorsions. Il y a effectivement eu 5 personnes arrêtées et 2 retenus ont été libérés dans la soirée.

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