A gratis

22 dicembre. Ultimo appuntamento dell’autunno studentesco torinese. Due i cortei: uno, per distanziarsi ben bene dai cattivi esempi romani della settimana precedente, inscena una pantomima di fronte al primo Parlamento del Regno, con tanto di garibaldini schierati e “controriforma dal basso” da varare. Il secondo prova ancora a percorrere la città, per bloccarla almeno un po’. Lungo il percorso vengono visitate, con striscioni e uova di vernice, una libreria Mondadori (che all’arrivo dei manifestanti, però, aveva già tirato giù le saracinensche), una finanziaria della Fininvest e una sede del Pdl. Un giro un po’ stanco e privo di smalto, rispetto a quelli del mese precedente, ma tant’è. E poi, un fuoriprogramma: dopo l’assemblea di rito a Palazzo Nuovo, i manifestanti vanno a mangiare alla mensa di via delle Rosine. A gratis, però.