In stato di totale abbandono

Il Cie di Bologna, a due giorni dalla rivolta del 1 marzo che ha determinato la chiusura della sezione maschile, versa in stato di totale abbandono: muri fatiscenti, tetti crollati, troppi prigionieri che dormono per terra in poco spazio, cibo scarso e scadente. E questa situazione si ripete più o meno identica in tutti i Centri. La macchina delle espulsioni collassa su se stessa, ma le teste di legno del Ministero degli Interni non si vogliono rassegnare ad ammettere la loro disfatta, e piuttosto che liberare un solo recluso, preferiscono tenerli dentro quelle che più che prigioni, come ci racconta un recluso, sembrano oramai “case abbandonate”.

Ascolta un’intervista a un recluso del Cie di via Mattei a Bologna

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e un’intervista con un suo compagno di reclusione

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