Le ambulanze di Bari

Ambulanza incendiata a Bari

Nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 marzo un’ambulanza degli “Operatori Emergenza Radio” di Bari è andata a fuoco, e altre 4 sono rimaste danneggiate. Pare che l’incendio sia di natura dolosa, come dicono i questurini. Qualcuno pensa anche che un movente plausibile possa essere il fatto che l’O.e.r. gestisce il Cie di Bari-Palese. Ma su questo non c’è certezza. Gestire un lager non è l’unica malefatta della O.e.r., e infatti da qualche anno è in amministrazione controllata a causa di uno scandalo riguardo ai finanziamenti per il servizio 118. Cose che, tuttavia, ci interessano poco. L’O.e.r. si lamenta che il giorno dopo il rogo ha dovuto rinunciare al trasferimento di diversi malati da casa verso l’ospedale. E però, questo non è l’unico servizio che svolgono le loro ambulanze. Proprio il 3 marzo infatti, un recluso del Cie di Bari-Palese ha cercato di scappare dall’ambulanza durante il trasferimento dal Cie all’ospedale, approfittando di un semaforo rosso. È stato arrestato, con l’accusa di aver ferito un poliziotto e un operatore dell’O.e.r., che evidentemente avevano cercato di fermarlo.

Ennesimo tentativo di fuga dal Cie – Tunisino scappa dall’ambulanza

Ha provato a fuggire catapultandosi all’esterno dall’ambulanza che era ferma al semaforo rosso. Ma il suo tentativo è durato solo qualche minuto, la polizia lo ha immediatamente catturato e condotto in carcere. Il 25enne tunisino El Aiouni Mahidi, ospite del Centro d’identificazione ed espulsione, era stato trasportato in ospedale per eseguire alcune visite mediche. Nel tragitto di ritorno ha colpito un infermiere e un poliziotto e ha provato la fuga. Una volta in strada, però, è stato riacciuffato dagli agenti che seguivano l’ambulanza. L’infermiere ha riportato un trauma contusivo all’avambraccio destro; l’agente, invece, ha subito un trauma
distorsivo al polso.

(Leggo – Bari – 4 marzo 2011)

Incendiate le ambulanze dell’Oer – Il presidente dell’associazione è preoccupato: «Ci vogliono eliminare»

Un’ambulanza divorata dal fuoco, altre cinque danneggiate e praticamente fuori uso. Un attentato incendiario, ieri notte, ha devastato sei mezzi dell’Oer (Operatori emergenza radio), l’associazione di volontariato che presta servizio per il 118 e gestisce il Cie, il centro d’identificazione ed espulsione al quartiere San Paolo. Due gli incendi divampati in altrettanti parcheggi dell’ente intorno all’una, nella notte tra mercoledì e giovedì. Il primo rogo ha distrutto completamente un’ambulanza che era stata parcheggiata nell’area di via Napoli 275; il secondo, invece, è stato domato dai vigili del fuoco, che non sono riusciti però ad evitare il danneggiato di altri cinque vetture mediche ferme nel parcheggio al civico 279. I mezzi sono inutilizzabili perché sono andati in fumo i battistrada e i parafanghi. Ad allertare i vigili del fuoco sono stati alcuni passanti e i residenti della zona, che hanno notato il fumo denso e nero levarsi in cielo. Le operazioni di spegnimento sono durate circa mezz’ora, per fortuna nessun dipendente dell’Oer è rimasto ferito. Le prime indagini hanno accertato che gli incendi sono di natura dolosa: vicino alle ruote anteriori dei cinque mezzi danneggiati sono state trovate alcune bottigliette contenenti liquido infiammabile. «Qualcuno vuole eliminarci – dice Antonio Spanti, presidente dell’Oer – proprio un anno fa, il 3 marzo del 2010, fu colpita la nostra sede di Barletta, vennero bruciati alcuni automezzi e in parte anche gli uffici». Quantomeno una strana coincidenza. «Forse – prosegue il presidente dell’associazione – chi ha dato fuoco alla prima ambulanza pensava che anche tutte le altre avrebbero bruciato. All’interno, infatti, è conservato materiale altamente infiammabile: bombole d’ossigeno e materassi». A disturbare il lavoro dei piromani potrebbe essere stata la presenza di una cane, un pastore tedesco che è all’interno dell’area di parcheggio. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno avviato le indagini. Gli inquirenti non escludono che il duplice attentato incendiario possa essere legato all’attività dell’Oer e, in particolare, alla gestione del Cie, al centro di tante polemiche.

(Leggo – Bari – 4 marzo 2011)

 

 

Bari (Italie) : incendie des ambulances du gestionnaire du centre de rétention

La nuit de mercredi 2 à jeudi 3 mars, une ambulance des “Operatori Emergenza Radio” de Bari a été brûlée, et quatre autres endommagées. Il paraîtrait que l’incendie soit de nature volontaire, comme ils disent au commissariat. Quelqu’un pense même d’un lien plausible peut être le fait que l’O.e.r. gère le centre de rétention de Bari-Palese. Mais gérer un camp n’est pas la seule nuisance de O.e.r., et de fait depuis plusieurs années cette entreprise est sous contrôle administratif à cause d’un scandale concernant la gestion du 118 [appel d’urgence]. Ce qui de toute façon nous intéresse bien peu. L’O.e.r. se plaint qu’au lendemain de l’incendie, elle a dû renoncer au transfert de plusieurs malades de chez eux à l’hôpital. Ce n’est pourtant pas le seul “service” que rendent ses ambulances. Le 3 mars justement, un retenu du centre de rétention de Bari-Palese a essayé de s’échapper de l’ambulance lors d’un transfert du centre vers l’hôpital, profitant d’un arrêt au feu rouge. Il a été incarcéré depuis, accusé d’avoir blessé un flic et un employé de l’O.e.r., qui bien évidemment avaient tenté de l’empêcher de s’enfuir.

tratto da cettesemaine