Fuochi torinesi
A neanche un mese dall’ultima rivolta, torna il fuoco dentro alle gabbie del Cie di Torino. Intorno a mezzanotte i reclusi dell’area verde hanno incendiato i materassi nelle stanze e sono usciti in cortile. Ora – ed è mezzanotte e mezza – sono lì all’aperto, circondati dalla polizia armata di manganelli, e il fumo esce ancora dalle porte. Intanto si sono fatti avanti pure i reclusi dell’area blu: c’è del fuoco pure là e sono i crocerossini in prima persona che si stanno avvicinando con i manicotti anti-incendio per spegnere le fiamme.
Già durante il presidio di questo pomeriggio i reclusi avevano risposto molto rumorosamente agli slogan e alle battiture – «Libertà! Libertà!» – a dimostrazione della loro voglia di lottare. Tra le altre cose, ieri la polizia aveva perquisito un’area, a quanto sembra proprio per prevenire sommosse: hanno ottenuto l’effetto contrario, e ben gli sta. A presto aggiornamenti.
Aggiornamento ore 1,30. Sono due le camere andate a fuoco nell’area blu del Centro, mentre nell’area verde, dove è partita la sommossa, le stanze danneggiate sono sicuramente di più – qualcuno dice tutte, ma staremo a vedere. Non si sa ancora se alcune di queste verranno considerate inagibili, e quante. A differenza del mese scorso, però, il Centro ora è completamente utilizzato e non ci sono posti per far spostare i reclusi delle stanze danneggiate. Per ora, dunque, i reclusi sono rimasti nelle rispettive aree e presumibilmente verranno fatti dormire per terra – se non all’addiaccio.
Aggiornamento ore 9,30. A detta delle prime agenzie di stampa, le stanze “messe in sicurezza” dai Vigili del Fuoco, e quindi forse già chiuse, sono tre. Intanto, si è saputo che alcuni reclusi di altre sezioni che per sostenere la protesta erano saliti sui tetti sono stati messi in isolamento dopo essere stati obbligati dai soldati a scendere.
Aggiornamento ore 11,30. I reclusi dell’area verde durante la notte sono stati ammassati tutti dentro alla mensa della sezione: nessuna camera, dunque, è aperta.
Aggiornamento ore 13,30. Proteste e diverbi con i militari dentro all’area rossa del Centro, dovuti alla qualità del latte distribuito a colazione: alcuni reclusi sono stati visitati in infermeria. I reclusi radunati nella mensa dell’area verde sono ancora lì, solo con dei nuovi materassi ma senza coperte e, secondo le notizie che man mano fa uscire la Questura, sarebbero tre le camere che rimarranno chiuse perché danneggiate seriamente dagli incendi della notte.
Aggiornamento ore 19,30. Nel pomeriggio, i due reclusi che questa notte erano saliti sul tetto e che erano stati messi in isolamento si sono tagliati e sono stati medicati in ospedale e riportati al Centro. Nell’area viola, invece, in tre si sono cuciti la bocca per protesta.
Aggiornamento ore 22,30. Urla e confusione, di nuovo, dentro al Centro di corso Brunelleschi quando in prima serata i reclusi hanno cominciato a sentire botti e slogan da fuori, grazie ad un presidio-lampo di solidali. Intanto, i prigionieri dell’area verde hanno fatto uscire un messaggio da dentro le gabbie: «Bon soir, nous sommes dans la cuisine depuis hier. On dort sans couverture et il fait froid. On veut la libertà, aides nous Torino!». Che sta significare: «Buona sera, siamo nella cucina [in mensa, in realtà] sin da ieri. Dormiamo senza coperte e fa freddo. Vogliamo la libertà, aiutaci Torino!»