10 maggio. Un gruppo di nemici del cane a sei zampe irrompe nell’Energy Store di via Gioberti. Lo striscione con cui si presentano all’ingresso sintetizza le ragioni di questa ennesima contestazione: “Nucleare, Guerra, Petrolio – Eni sfrutta e uccide”. Con megafono e volantini vengono spiegate le ragioni della protesta, che è anche dedicata ai compagni arrestati a Bologna. Il personale dell’Energy Store reagisce in maniera brusca e scomposta e per poco non si arriva alle mani. Un gran nervosismo spiegato forse dalle parole di uno dei dipendenti: «Ci hanno già rotto la vetrina un po’ di tempo fa… Ma perché ve la prendete tanto con noi invece di andare alla sede centrale in corso Palermo?».

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