E tre! Nuova evasione da Ponte Galeria

Nuova evasione di massa dal Cie di Roma Ponte Galeria, la terza in tre settimane. Il Centro della capitale, gestito dalla cooperativa Auxilium, è il più grande in Italia con i suoi oltre 300 posti e sembra diventato un vero e proprio colabrodo. Per anni tutti i reclusi che erano passati dalla struttura avevano detto che da lì era impossibile scappare, ma evidentemente nulla è impossibile. Agli inizi di agosto erano riusciti a scappare in trenta, la scorsa settimana più di venti, ma negli ultimi giorni il Centro si era di nuovo riempito con l’arrivo di uomini e donne sbarcati a Lampedusa nelle scorse settimane. Quella di ieri sera ha tutta l’aria di essere stata un evasione da record: più di cento reclusi sono riusciti ad evadere e sono finalmente liberi. La notizia, come quella della evasione della scorsa settimana, non è ancora stata confermata ufficialmente dalla Questura. In giro per la rete si trova soltanto un comunicato del fantomatico PDM (Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia) che esprime solidarietà alle forze dell’ordine e ai militari rimasti feriti durante non meglio specificati scontri tra guardie e reclusi armati di sassi e bottiglie di vetro.

A confermare la fuga sono i racconti degli evasi, che per ovvi motivi preferiscono non rilasciare interviste almeno per qualche giorno. Come le volte precedenti, anche ieri sera i reclusi delle sezioni maschili hanno deciso di provarci tutti assieme: poco prima di mezzanotte sono saliti sui tetti e hanno scavalcato le prime recinzioni. Poliziotti e militari di guardia, troppo pochi per gestire la situazione, hanno chiesto subito rinforzi perchè fermare duecento persone che scappano non è facile, anche se si è armati di scudi, caschi e manganelli. Qualche fuggitivo è stato bloccato subito fuori dalle mura del Centro, ma dai primi conti sembra che ce l’abbiano fatta in 110. Dietro di loro lasciano un Centro abbastanza danneggiato, mezzo vuoto, e un bel po’ di guardie contuse.

Sempre nella notte di ieri, c’è stato un tentativo di fuga dal Cie di Bari Palese. Putroppo nessuno ce l’ha fatta, perchè la polizia è intervenuta in tempo riuscendo a fermare anche gli unici due ragazzi che erano riusciti a scavalcare una rete. Sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, assieme ad altri due ragazzi rimasti feriti nella fuga. Non stupisce quindi che di fronte a un evasione fallita gli uomini di Maroni, fieri del loro sporco lavoro, abbiano prontamente diramato dei comunicati stampa per raccontare la loro versione dei fatti.

«Immigrati: 30 extracomunitari tentano fuga da Cie Bari, 2 feriti
Bari, 27 agosto – Tentativo di fuga da parte di 30 cittadini extracomunitari stamane nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari-Palese. Verso le 5 agenti della Polizia di Stato sono dovuti intervenire perché gli immigrati erano saliti sul tetto della struttura con l’intento di calarsi e di fuggire. I poliziotti sono riusciti a farli desistere. Alcuni degli immigrati sono rientrati rapidamente nei moduli. Quattro tunisini, invece, sono riusciti a scavalcare la prima recinzione: due di loro sono stati subito fermati in quanto si sono infortunati nella caduta mentre altri due sono stati bloccati. I due feriti sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati all’ospedale ‘San Paolo’. La situazione all’interno della struttura è tornata rapidamente alla normalità. I 4 più esagitati sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Due agenti sono stati trasportati all’ospedale ‘San Paolo’ per le cure del caso. I sanitari li hanno dichiarati guaribili in 5 giorni.»

la Repubblica – Bari

Aggiornamento 28 agosto. Un po’ riluttante, probabilmente costretta dalle urla del Pdm, la Prefettura di Roma ha dovuto ammettere la grande fuga dell’altro giorno, pur fornendo dei numeri al ribasso. Eccovi una mini-rassegna stampa.

 

«Ponte Galeria, tre ore di battaglia al Cie: evadono in 80, agenti aggrediti e feriti

Sono scappati in ottanta. E per riuscirci hanno provocato danni per decine di migliaia di euro oltre il ferimento di due poliziotti e di un finanziere. Notte di battaglia al Cie (Centro per l’identificazione e l’espulsione) di Ponte Galeria. Gli extracomunitari in attesa di rimpatrio che da oltre un mese tentano settimanalmente di evadere sollevando rivolte e danneggiamenti, stavolta ci sono riusciti. Ottanta uomini sui 150 che erano ospiti della struttura, hanno riconquistato la circolazione sul territorio dopo aver dato vita a tre ore di conflitto con le forze dell’ordine. Polizia e carabinieri ricercano nelle campagne tra l’aeroporto di Fiumicino e la Magliana 47 tunisini e 33 tra egiziani, giordani, moldavi e bengalesi.
Tutto è cominciato alle 23,30 quando gli stranieri hanno approfittato dal rispetto religioso garantito dalla Prefettura di Roma: per consentire il ramadan dei mussulmani, infatti, è stata autorizzata l’apertura notturna delle camerate. Di giorno gli islamici mantengono il digiuno limitandosi a dormire mentre la notte nel centro possono mangiare e socializzare tra loro. Sfruttando questa promiscuità, gli stranieri si sono coalizzati ed hanno dato il via a vandalismi finalizzati a costruire corpi contundenti e strumenti per l’evasione. Sono state divelte le porte in ferro dei bagni e con quelle si sono scardinate le cancellate e staccate le inferriate oltre che sgretolati pezzi di pavimentazione.
Quando poliziotti, finanzieri e carabinieri hanno cercato di tamponare i tafferugli, gli extracomunitari li hanno accolti sotto una pioggia di sassi e di pezzi di ferro. La pioggia di lanci ha consentito di appoggiare una cancellata ad uso di scala contro il muro di cinta e ha dato il via libera all’evasione di massa.
Tre i feriti, due agenti di polizia e un finanziere, registrati tra le forze dell’ordine: hanno riportato contusioni guaribili tra cinque e sette giorni. I danni, sommati a quelli prodotti nelle ultime due rivolte di luglio e agosto, ammontano a circa centomila euro. Già ieri mattina i tecnici erano al lavoro. I fuggitivi dovranno rispondere di danneggiamento di beni dello stato e lesioni a pubblico ufficiale. Polemiche contro la lacunosa politica di gestione dei Cie sono state sollevate da parte del Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia.»

Il Messaggero

«Ponte Galeria
Sassaiola contro le forze dell’ordine e poi la fuga.

Circa novanta extracomunitari l’altra sera dopo le 23 sono evasi dal Centro d’identificazione ed espulsione di Ponte Galeria. Due poliziotti feriti con cinque e sette giorni di prognosi, e qualche contuso anche tra i militari di Esercito e Guardia di finanza. Non è la prima volta che il Cie è teatro di rivolte, anche spettacolari. L’ultima a fine luglio. Quattro algerini hanno tentato la fuga, sono stati ripresi dalla polizia e una volta all’interno hanno distrutto alcune stanze, dato fuoco a materassi e coperte e lanciato oggetti contro gli agenti. Un pandemonio durato circa tre ore. «La situazione è esplosiva – commenta Giorgio Innocenzi, segretario generale del maggiore sindacato di polizia, la Consap – Non è la prima volta che denunciamo l’allarme. Il personale a disposizione del Cie non è molto, e come dimostrano i frequenti episodi di violenza, gli immigrati che si trovano temporaneamente nel Centro non sono tutti tranquilli. Sono soggetti sottoposti a controlli amministrativi, non hanno voglia di essere costretti in quell’ambiente e forse neppure agiscono da soli. In questi giorni – aggiunge Innocenzi – ci sono state rivolte nei Cie di altre città: c’è il sospetto di una regiaunica».

Il Tempo