Cagliari, 1 ottobre 2011
«Fallito attentato incendiario contro due auto della Croce Rossa a Cagliari.
Sul muro una scritta contro i Centri per immigrati, nei quali l’associazione svolge servizio da tempo. Chiara la matrice politica del raid.

Il piano prevedeva che dalle scatole di fiammiferi piazzate su una delle gomme anteriori delle due auto, il fuoco si propagasse alle molotov in plastica sistemate accanto alla ruota. Qualcosa però è andato storto: le fiamme si sono spente subito e il doppio attentato è fallito. Bersagli degli incendiari una Fiat Punto e una Croma della Croce Rossa Italiana, che erano posteggiate davanti alla sede del Comitato regionale sardo e del Corpo militare in vico Barone Rossi, a due passi dal comando provinciale dei carabinieri. Un gesto intimidatorio su cui si allunga l’ombra dell’antagonismo di estrema sinistra. Su un muro della piazza De Gasperi sono comparse infatti delle scritte contro i Centri di identificazione per gli immigrati, nei quali la Croce Rossa opera da anni, che suonano come una rivendicazione politica. «I Cie bruciano e anche i loro complici. Crs = carnefici».»

L’Unione Sarda